Ciao Debora, come stai e come stai attraversando questo periodo alquanto complicato per tutti noi?
Indubbiamente è un periodo complesso per tutti, sia personalmente sia lavorativamente, ho affrontato momenti anche più difficili in questi due anni ancor prima dell’inizio della pandemia e quindi nonostante tutto non posso lamentarmi, spero che almeno nel mio settore ( e per tutti i settori lavorativi ) le cose si normalizzino per poter tornare con la musica a trasmettere un messaggio di positività e distrazione da tutta la negatività del periodo.
Chi fa da se fa per tre: quanto hai dovuto arrangiarti per essere dove sei ora?
Tanto… ho studiato per molti anni per concludere con la mia laurea in Sound Design, ma la verità è che non si smette mai di studiare e imparare la musica stessa. Ho fatto molti sacrifici per rendermi autonma e indipendente il più possibile in questo settore e credo che il mio essere una donna abbia inevitabilmente aumentato le difficontà perchè si sa che gli ambiti più tecnici sono spesso riservati ad ambiti prettamente maschili. Ho avuto anche la fortuna di incontrare persone che hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di fare musica, e se non fosse per Gotham Dischi ora non sarei qui a parlarne.
Il singolo denota una enorme eleganza ma allo stesso tempo dispone di una grande energia…come si riescono a far combaciare due aspetti così contrapposti tra di loro?
Questo per me è un grandissimo complimento e sono felice che siano emersi questi dettagli dalla mia canzone, credo che essere forti ed energici non debba escludere l’eleganza, anzi. Esprimere concetti scomodi usando le parole giuste è fondamentale, è sempre bene distinguersi nel proprio modo di esporsi, solo così ci si può permettere di dire davvero ciò che si pensa.
Hai avuto a che fare con un maestro come Morgan…è genialità o follia o semplicemente un mix?
Devo tantissimo a Morgan, lui è la mia guida e il mio maestro nella musica, molte delle cose che so le ho imparate da lui. Lui è un mix di tante cose ma sicuramente la genialità è ciò che lo rende inimitabile in quello che fa e in quello che scrive, non è avido di sapere o tirchio nei consigli e li condivide con chi sa che potrà farne buon uso e questa è una cosa estremamente rara in questo ambiente. Inoltre è un artista che ama metterti continuamente alla prova e superare i tuoi stessi limiti e questo mi ha permesso di poter fare da sola cose che non avrei pensato di riuscire a fare.
Suoni qualche strumento o ti piacerebbe iniziare a suonare?
Ho studiato molti anni pianoforte da bambina e lo suono ancora, poi come altro strumento principale amo molto l’ukulele e lo adatto un po’ a tutto… poi strimpello un po’ tutto e un po’ niente e mi piace provare synth e strumentazioni elettroniche di ogni tipo, sicuramente vorrei saper suonare bene la chitarra perché lo ritengo un mio limite.
Cosa ti aspetti dal tuo progetto discografico: cosa stai cercando di costruire?
Sto cercando di costruire un terreno solido sul quale poter edificare il mio lavoro e mantenerlo stabile per poter vivere di questo, per ora è un terreno ben seminato e sto iniziando a vedere i primi frutti migliori del raccolto, ma si sa che il raccolto è periodico e serve una struttura in cemento per stare tranquilli in futuro.
Con il mio team di Gotham Dischi siamo in costante crescita e la libertà che ho di poter essere me stessa mi permette di creare attorno un ambiente lavorativo edificante e di persone che credono in me e mi prendono per quella che sono, quindi gli obiettivi che ci poniamo ogni giorno si avvicinano sempre di più. L’importante è puntare sempre in alto anche a rischio di sembrare folli.
Un artista con cui ti piacerebbe collaborare?
Ci sono moltissimi artisti italiani che stimo e con i quali amerei collaborare quindi cercherò di fare un riassunto, volendo puntare a nomi importanti e storici per il nostro cantautorato sicuramente Daniele Silvestri, Max Gazzè, Tosca, Patty Pravo… altri più contemporanei ma altrettanto altisonanti sicuramente Francesco Gabbani, Antonio Maggio, Willie Peyote… parlando di artisti stranieri invece Elton John, Tokio Hotel, Miley Cyrus e Depeche Mode.